I falsi allarmi sono una seria preoccupazione non solo per i lavoratori e i datori di lavoro, ma anche, se coinvolti, per i vigili del fuoco e servizi di soccorso.
La maggior parte dei sistemi di rilevazione e segnalazione incendi non causano problemi, ma quelli che causano falsi allarmi possono farlo ripetutamente e frequentemente.
Ci sono molte cause di un’erronea segnalazione di allarme antincendio.
Ecco alcuni probabili cause.
Il vetro a protezione del pulsante può essere rotto accidentalmente o volontariamente per un atto di vandalismo inviando così la segnalazione in centralina.
Le probabilità che la segnalazione parta in automatico a seguito di un malfunzionamento sono prossime allo zero. Durante la fase di progettazione dell’impianto o dopo una ridistribuzione dei pulsanti in seguito a modifiche del layout aziendale, ci sono alcune domande a cui cercare di rispondere per evitare il succedersi di questi episodi, come ad esempio:
A seconda dei vostri ambienti di lavoro e delle lavorazioni in esso presenti, potrebbe esser necessario adottare dei piccoli accorgimenti.
Si pensi per esempio ad un magazzino dove le possibilità di azionamento accidentale in seguito ad una collisione con la merce trasportata sono notevolmente più alte rispetto ad altri luoghi di lavoro.
Un’altra causa dei falsi allarmi incendio è dovuta alle segnalazioni provenienti dai rilevatori di fumo.
Le principali cause di queste “false” rilevazioni possono essere causate da inquinanti atmosferici, fumi di cottura, vapori, polveri e addirittura insetti.
È necessario che i lavoratori che operano in locali protetti da un impianto di rilevazione siano informati sulle caratteristiche dello stesso in modo da non causare falsi allarmi e svolgere in maniera corretta i propri compiti.
È necessario scegliere il rilevatore adatto al locale o alla zona da proteggere.
Un rilevatore di fumo è appropriato per una cucina professionale o per un piccolo refettorio, dove le cose semplici come il vapore di una lavastoviglie o un tostapane possono attivare il sistema di allarme?
In questo caso meglio prevedere dei rilevatori di calore posizionati in punti strategici e collegati al sistema di allarme in modo da ridurre la possibilità di falsi allarmi.
La centralina di controllo dell’impianto di rilevazione deve essere collocata in luogo costantemente presidiato e il personale addetto alla lettura delle segnalazioni deve essere opportunamente formato sul tipo di segnalazioni e sul funzionamento della centralina.
Assicuratevi che il vostro impianto risponda ai requisiti imposti dagli ambienti di lavoro e dalle lavorazioni in esso svolte.
Se apportate modifiche agli ambienti di lavoro, l’impianto potrebbe non essere più adatto alla protezione dei locali e perdere dunque di efficacia rendendosi inutile.
In questo caso, oltre ad una nuova distribuzione diversa dei rilevatori presenti, dovrà essere anche valutata la possibilità di un aggiornamento della valutazione del rischio incendi.
I falsi allarmi possono essere un problema finanziario per il datore di lavoro, non si pensi solo alla sospensione temporanea dell’attività lavorativa ma, in alcuni casi, questi possono portare anche allo spegnimento di macchinari in seguito ad un sezionamento dell’alimentazione elettrica.
Infine, se l’allerta arriva ai servizi di soccorso, questi per rispondere alla vostra chiamata possono non essere in grado di soccorrere chi davvero è coinvolto in un incendio.
Una corretta progettazione dell’impianto, unita ad una idonea formazione del personale addetto, possono ridurre al minimo la probabilità che questi fenomeni si verifichino.
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