Il Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 151 inerente misure di semplificazione, ha modificato il D.Lgs.81/2008 in relazione alla stima dell’esposizione al rumore negli ambienti di lavoro.
La variazione ha riguardato l’introduzione della possibilità di valutare le emissioni sonore, stimandole in fase preventiva, facendo riferimento alle banche dati sul rumore approvate dalla Commissione consultiva permanente.
A cosa porta tale modifica nell’ambito della valutazione del rumore?
In realtà la semplificazione è esclusivamente per l’ambito “cantieri” in quanto l’unica banca dati sul rumore ad oggi approvata, e quindi utilizzabile in fase di valutazione del rumore, è quella realizzata dal CPT Torino e relativa ai cantieri edili. All’interno di una circolare relativa alla banca dati si indica, infatti, che la stessa è redatta con lo scopo di ‘garantire disponibilità di valori di emissione acustica per quei casi nei quali risulti impossibile disporre di valori misurati sul campo. In questo contesto il caso più proprio di corretto utilizzo di questa banca dati è in fase di redazione del PSC, durante la progettazione dell’opera, con l’obiettivo primario di permettere la pianificazione delle misure di prevenzione e protezione già in fase preventiva rispetto all’inizio dell’attività, in quanto, non essendo sempre note le aziende che interverranno nel cantiere, non è possibile utilizzare i livelli di rumore delle specifiche valutazioni del rischio rumore”.
Pertanto, l’unica metodologia ad oggi attuabile al fine di valutare l’esposizione dei lavoratori al rumore in ambiente lavorativo rimane il campionamento con fonometro di tutte le postazioni, i macchinari e gli impianti presenti in Azienda. Sfera Ingegneria con il proprio staff tecnico garantisce un servizio di qualità per la valutazione strumentale del rumore.