Vigilare sull’attuazione delle norme vigenti, premiare le aziende che investono in sicurezza, ma soprattutto lavorare su formazione e informazione per prevenire gli incidenti sul lavoro.
Il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio dedica al tema della sicurezza sul lavoro un’informativa urgente in Aula alla Camera. E lo fa con un approccio diverso, un punto di vista focalizzato sull’importanza prima di tutto della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, senza la quale le norme non bastano.
Ad oggi perdono la vita una media di tre lavoratori ogni giorno… persone con un nome, amici, una famiglia, un passato e non più un futuro. I dati sulle cosiddette “morti bianche” (anche se di candido non hanno nulla, come sottolinea il Ministro) sono praticamente un bollettino di guerra, che il Governo si impegna a combattere attraverso un sistema premiante e non solo punitivo: vigilanza e controlli sui luoghi di lavoro saranno rafforzati, ma lo Stato si propone di fornire incentivi e sostegno alle aziende che decidono di investire in sicurezza, non solo con adeguamenti alle normative, ma anche fornendo ai dipendenti formazione e informazione.
Perseguire un’ampia diffusione della cultura della sicurezza, nelle imprese e nella società in generale, è il solo modo per raggiungere un cambiamento significativo.
È con questa convinzione ben scolpita nella testa e nel cuore che Sfera Ingegneria porta avanti il suo lavoro, organizzando corsi formativi ed eventi di sensibilizzazione che affrontino il tema in modo non convenzionale e più diretto… perché salute e sicurezza non sono concetti astratti, sono il nostro quotidiano, sono un incidente evitato, sono la possibilità di continuare a fare quello che ci appassiona senza limitazioni dovute ad infortuni.
Sono quell’attenzione in più che alle volte può fare la differenza… una sostanziale differenza.
L’intervento di Di Maio a Montecitorio si è concluso con un minuto di silenzio per i tanti lavoratori che sono morti svolgendo le loro mansioni. Ed è giusto fermarci un attimo, ricordare e riflettere… ma terminato il minuto, rimettiamoci all’opera e realizziamola questa rivoluzione culturale… evento dopo evento, corso dopo corso, iniziativa dopo iniziativa.