Spesso molte attività lavorative che prevedono il rischio di caduta dall’alto vengono svolte senza tenere conto del fatto che, ove non siano previsti dei Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) come ringhiere o parapetti, possono essere presi in considerazione dei sistemi di ancoraggio provvisori che, se scelti in maniera adeguata al contesto delle lavorazioni, possono permettere lo svolgimento in sicurezza delle stesse.
Prendiamo per esempio le attività del termoidraulico Mario che deve montare un condizionatore sotto alla finestra della signora Maria che abita al 4° piano. La soluzione migliore sarebbe l’utilizzo di un ponteggio, la seconda in classifica potrebbe essere la piattaforma. Ovviamente per questione di tempi e costi, quindi per poter prendere il lavoro, Mario deve optare tra svolgere le attività più rischiose che lo portano a sporgersi dalla finestra facendosi reggere per la cintura dei pantaloni dal collega Luigi, ammesso che ci sia, oppure prevedere un piccolo investimento nell’acquisto di un dispositivo di Classe B, a cui potrà agganciarsi con l’imbracatura e svolgere le lavorazioni certo che il dispositivo lo trattenga ed impedisca l’eventuale caduta.
Sul mercato esistono svariate tipologie di Ancoraggi di Classe B che possono essere utilizzati nelle più disparate situazioni.
IMPIEGO
Sono ancoraggi di tipo provvisorio utilizzati in casi particolari, dove non esistono soluzioni alternative o per operazioni occasionali quali: operazioni di recupero, lavori entro aperture nei solai, tetti, lucernari ecc.
CARATTERISTICHE
Tutti i componenti del sistema di ancoraggio dovranno essere realizzati e saldamente assemblati nel rispetto delle caratteristiche di resistenza fissate dalla normativa UNI EN 795.
Il dispositivo di ancoraggio ed il punto di ancoraggio devono essere progettati in modo da accettare il dispositivo di protezione individuale anticaduta e garantire che lo stesso, correttamente applicato, non possa staccarsi involontariamente.
DESCRIZIONE
Sono costituiti generalmente da sistemi che sfruttano l’appoggio a contrasto con strutture portanti come indicato in figura.
I tipi più diffusi sono:
• Trave trasversale: costituita da un elemento da porre a contrasto con la struttura che circoscrive l’apertura all’interno della quale è necessario calarsi;
• Perni con ritenuta: da inserire in asole di strutture portanti, quali ad esempio profilati in acciaio;
• Treppiede: estremamente diffuso come mezzo di ancoraggio da porre al di sopra di aperture nei solai o come dispositivo di ancoraggio per il recupero di un infortunato e per questo dotati di verricello.
SPECIFICITÀ
Essendo ancoraggi in dotazione dell’operatore, messi in opera dallo stesso nel momento in cui ne necessita, sono considerati a tutti gli effetti dei DPI e devono quindi essere marcati CE. Necessitano di adeguata informazione, formazione e addestramento da parte del datore di lavoro verso l’utilizzatore.
CRITICITÀ
Per tutti questi dispositivi di ancoraggio, provvisorio e trasportabile, dovrebbe essere attentamente valutata l’idoneità dello stesso per l’applicazione a cui è stato destinato.
L’affidabilità di qualsiasi installazione dipende dalla struttura su cui viene applicato l’ancoraggio e la resistenza della stessa struttura alle sollecitazioni trasmesse deve essere verificata da parte di un tecnico qualificato.