Dress code aziendale: necessario o dannoso?

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Ora più che mai, la cultura aziendale si sta spostando per consentire ai dipendenti una maggiore flessibilità in termini di ore da passare in ufficio e, perché no, di cosa indossare.
 “Lavoratore ma come ti vesti?!” urlerebbe in coro una famosa coppia di style coach del piccolo schermo… ma, con grande gioia delle donne, al grido di “Più comfort, più risultati” sempre più uffici in tutto il mondo stanno adottando codici di abbigliamento informali, abbandonando regole restrittive come quelle che prevedevano tacchi alti. Nel 2017 la Gran Bretagna ha sottoposto una proposta di legge per vietare i tacchi sui luoghi di lavoro mentre nel settembre dello stesso anno le Filippine sono diventate il primo paese asiatico a vietare l’uso obbligatorio dei tacchi alti in ufficio.
Ancora oggi in molte realtà aziendali si pensa che una donna debba indossare tacchi per ottenere un aspetto professionale, ma la verità è che vedere le dipendenti zoppicare da un ufficio all’altro non aiuterà a fare impressione sul nuovo cliente. Al contrario, aumenterà solo il rischio di infortunio sul posto di lavoro.

Alcune organizzazioni ritengono che sia essenziale per i loro dipendenti essere conformi a determinati standard per quanto riguarda il modo di vestire. L’obiettivo della società, nella creazione di un codice di abbigliamento, è quello di consentire ai dipendenti di proiettare un’immagine professionale e che rappresenti i valori dell’azienda. Ma è davvero così? Il codice di abbigliamento in ufficio è necessario?

 

Mentre a molte persone non dispiace avere linee guida da seguire, altri ritengono che come adulti siano in grado di vestirsi in modo appropriato. Un ufficio moderno, senza un codice di abbigliamento, consente ai dipendenti di indossare tutto quello che trovano confortevole, fintanto che l’abbigliamento è opportuno ad un ambiente di lavoro. In questi ambienti c’è un denominatore comune: un clima sereno, disteso e più produttivo!

Non tutti sanno che il modo di vestire influisce sul comportamento delle persone: adottare un codice d’abbigliamento molto formale da un lato può ricordare ai dipendenti di comportarsi in modo appropriato, ma dall’altro può ostacolare la spontaneità, frenando la solidarietà e la cooperazione fra colleghi. Il clima interno, inoltre, non è il solo a rischiare di essere penalizzato: avere uniformi o regole nel vestiario può avere ricadute negative persino sulla produttività aziendale. Un codice di abbigliamento prestabilito, limitando la creatività, può ridurre drasticamente lo sviluppo di progetti, finendo per abbassare le prestazioni del personale.

In ultima analisi un approccio più rilassato ha il potere di ridurre lo stress: gli individui che sono autorizzati ad esprimersi attraverso i loro vestiti si sentono più accettati, rafforzando perfino la loro autostima e la produttività.

Che sia una fashion victim o uno sportivo in sneakers, Sfera Ingegneria crede nel buon senso della persona ed è orgogliosa di valorizzare l’unicità dell’individuo in ogni sua espressione.

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