Prove di ripartenza dopo il lockdown per l’emergenza da coronavirus anche per i cantieri edili. Vediamo cosa dice il Protocollo COVID-19 sull’argomento.
Dopo i protocolli sottoscritti il 19 marzo 2020 e il 24 marzo 2020 e con riferimento al “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” aggiornato lo scorso 24 aprile, è arrivata anche la pubblicazione del Mit specifica per i cantieri edili: “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri edili“.
Il protocollo per i cantieri edili
In linea di massima le misure previste per i cantieri coincidono con quelle stabilite dal Protocollo “generale” per i luoghi di lavoro, che abbiamo riassunto qui e che riguardano:
Particolare attenzione va dedicata alla distanza di sicurezza.
Si ricorda che bisogna richiedere ai lavoratori il rispetto della distanza di 1 metro durante l’attività lavorativa e nel caso in cui non sia possibile mantenere tale distanza di sicurezza, esaminare con il coordinatore in fase di esecuzione, con la direzione lavori, con il committente/responsabile dei lavori, e con gli RSL/RSLT gli strumenti da porre in essere.
Una possibile soluzione è una diversa organizzazione del lavoro e/o un nuovo cronoprogramma dei lavori, al fine di favorire lo sfasamento temporale e spaziale delle lavorazioni, evitando situazioni di criticità dovute alla presenza di più imprese o squadre della stessa impresa.
Laddove anche questa disposizione non sia applicabile, si dovrà adottare gli idonei dispositivi di protezione individuale: mascherine monouso e altri dispositivi di protezione (guanti monouso, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc…) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.
Bisogna poi definire i soggetti incaricati di vigilare sulla corretta applicazione delle disposizioni ivi previste (es. Dirigente/Preposto).
Il distanziamento è essenziale anche nei locali per lavarsi, spogliatoi, refettori, locali di ricovero e di riposo, dormitori.
Definisci in concerto con il dl, il rl e il rup (se diverso dal rls) e in accordo con l’impresa affidataria le modalità di informazione per altri soggetti diversi dal lavoratore che dovranno entrare in cantiere (es. tecnici, visitatori, ecc.).
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