La Festa del Grano, promossa e organizzata dal Comune e dalla Pro loco di Sesto Fiorentino, è tornata ad essere protagonista dell’estate 2016: l’inaugurazione è avvenuta il 28 giugno in Comune, seguita dalla conferenza sui cereali e l’agricoltura con esperti del settore; la festa si chiuderà l’8 luglio in Via Verdi con la nota cena con il papero.
Per una settimana, quindi, a Sesto Fiorentino il mondo contadino tornerà ad essere protagonista con una serie di eventi, tra questi la rievocazione della storica battitura del grano manuale e meccanico degli anni 1900 e 1930 con esposizione degli attrezzi e delle macchine dell’agricoltura da ieri a oggi.
Il giorno della “battitura” era un evento speciale per la vita della campagna, rappresentava il momento conclusivo di un’attività lavorativa molto pesante, la mietitura; terminata l’operazione, il grano veniva trasportato nell’aia e lì raccolto per essere prelevato agevolmente al momento della trebbiatura. Era necessario porlo con le spighe rivolte verso l’interno del mucchio, in modo che, in caso di pioggia, i chicchi rimanessero all’asciutto. Successivamente iniziava un’ulteriore fase di lavorazione, la separazione dei chicchi dalla spiga, la battitura: questa ha subito nel tempo un profondo processo di modificazione dovuto all’introduzione, anche in questo caso, di un apparato tecnico sempre più evoluto. Le primitive operazioni di separazione dei chicchi avvenivano per mezzo di una vera e propria battitura degli stessi con dei bastoni: si tratta del “correggiato”, uno strumento composto da due parti in legno collegate da una funicella, la più lunga e sottile costituisce l’impugnatura, mentre quella più massiccia è la parte utensile che, con un movimento di rotazione si va ad abbattere sulle spighe, frantumandole, e facendone fuoriuscire i semi.
A seguito del processo evolutivo avvenuto in agricoltura, con l’invenzione di macchine sempre più sofisticate che hanno ridotto al minimo lo sforzo degli agricoltori, sono stati predisposti appositi dispositivi di protezione e documenti di valutazione dei rischi per garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e fornire agli operatori, ai tecnici e ai medici competenti del settore indicazioni di carattere sanitario e preventivo da seguire durante lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Per i lavoratori del settore agricolo è consigliato l’utilizzo dei seguenti dispositivi di protezione:
Concludendo…è sempre bello fare un passo indietro nel tempo per scoprire qualcosa in più del nostro passato!!! Farlo ci aiuta a valorizzare l’attività svolta dai nostri “nonni” e a capire quale e quanto margine di miglioramento (in termini di protezione del lavoratore) è stato ottenuto e/o può essere ancora raggiunto.