La notte del 31 Dicembre è tradizione utilizzare i giochi pirotecnici per festeggiare la fine dell’anno trascorso e l’arrivo del nuovo anno. I tradizionali “botti di capodanno”, però, se mal utilizzati, oltre a provocare numerosi principi di incendio, possono recare danni, anche gravi, alle persone.
Facciamo un salto nel passato… VIII secolo, fu un monaco cinese ad inventare la prima miscela di polveri esplosive: la combustione di un miscuglio di sostanze, associate alla presenza di metalli, permise di ottenere i fuochi colorati, comunemente chiamati “fuochi artificiali”.
Da allora è nata “La pirotecnica”, ovvero l’arte di fare i fuochi artificiali, l’ultimo ed il più gradito spettacolo di tutte le feste. La materia prima più utilizzata in pirotecnia è la Polvere Nera ridotta in una specie di farina, chiamata polverino, a cui possono aggiungersi, in differenti proporzioni, altre sostanze, allo scopo di modificarne le proprietà ed in particolare la velocità di combustione.
Dentro gli artifici pirotecnici ci sono normalmente tre componenti:
Questi tre componenti, una volta innescati, reagiscono tra loro e insieme all’ossigeno presente nell’aria generando una combustione più o meno veloce, i cui effetti, oltre a quelli tradizionali del calore, della fiamma luminosa e del fumo, possono essere la generazione di un’ onda d’urto chiamata “botto” (sovrapressione e suono) e la colorazione delle fiamma e dei fumi.
È proprio durante le feste di fine anno che si verifica il maggior numero di incidenti, talvolta mortali, provocati dall’abitudine di accendere petardi e fuochi d’artificio anche illegali.
L’uso incauto dei fuochi d’artificio del genere legale può produrre lesioni gravi, come: ustioni al viso, alle mani danni e danni alla vista; l’uso di artifizi pirotecnici del genere illegale, considerando la loro elevata potenza dovuta alla presenza di una miscela esplosiva realizzata con clorato e/o perclorato di potassio e l’aggiunta di alluminio, può provocare danni anche peggiori. L’attivazione di fuochi illegali determina infatti esplosioni di notevole intensità e di elevata dannosità e talvolta può dar luogo anche alla perdita totale di arti, dell’udito e della vista; questo accade perché l’involucro dei fuochi illegali spesso risulta essere di plastica e ciò ne fa aumentare ancor di più il pericolo, per la frammentazione di schegge non rilevabili ai raggi x, che ne equiparano gli effetti ad una bomba da guerra.
Un rischio maggiore, inoltre, deriva dall’uso di “botti”, prodotti prevalentemente in oriente, venduti a basso costo e senza etichette, che spesso manifestano un’esplosione anticipata o addirittura lo scoppio della batteria senza far partire un solo colpo.
Ma come riconoscere un “botto” illegale?
I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un’etichetta contenente:
Possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli e possono essere acquistati da tutti, purchè almeno quattordicenni.
Il vero problema, però, è l’inconsapevolezza della maggior parte di noi che non considera i botti di Capodanno pericolosi e, anzi, li reputa indispensabili per festeggiare e salutare l’arrivo dell’anno nuovo.
Di seguito sono riportati alcuni consigli che i Vigili del Fuoco forniscono per trascorrere le festività in sicurezza:
Con questi utili consigli, auguro ai gentili lettori un Capodanno “colorato” e soprattutto Sicuro.