GUANTI PER LA PROTEZIONE MECCANICA DELLE MANI

MADE IN ITALY E QUALITÀ: L’ACCOPPIATA VINCENTE MA LA SCELTA E’ DEL PRODUTTORE
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MA UN LAVORATORE PUO’ ESSERE SANZIONATO?
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Le lesioni alle mani rappresentano la parte più consistente degli infortuni nel settore industriale e artigianale. Perciò le mani e gli avambracci devono essere protetti dai pericoli di lesioni meccaniche, termiche, chimiche, dalle contaminazioni radioattive e dal contatto con la tensione elettrica. In base alle norme sulle sostanze pericolose, i guanti di protezione devono essere indossati nell’uso di sostanze che rappresentano un rischio per le mani e per la pelle. Secondo le norme di prevenzione i guanti di protezione devono essere utilizzati, quando può insorgere il pericolo di lesioni alle mani. L’uso dei guanti può tuttavia anche essere pericoloso, ad es. nell’utilizzo di macchine con parti rotanti.

La norma armonizzata europea UNI EN 420 “Requisiti generali per i guanti di protezione” introduce nuove denominazioni per la grandezza dei guanti, mentre non viene fatto cenno alla loro forma. Per alcuni determinati settori d’impiego esistono norme EN particolari. Il contrassegno dei settori di protezione è dato da pittogrammi, la cui spiegazione deve essere esposta sull’imballaggio o contenuta nelle indicazioni d’uso.

Guanti di protezione contro i rischi meccanici, secondo UNI EN 388

Per i guanti di protezione per sollecitazioni meccaniche, accanto al pittogramma corrispondente devono essere indicati i livelli di prestazione delle verifiche eseguite:

  • a. Resistenza all’abrasione: Indicata dal numero di cicli richiesti per raschiare completamente il guanto di prova. (valori tra 0 e 4)
  • b. Resistenza al taglio (da lama): Indicata da un fattore calcolato sul numero di passaggi necessari per tagliare il guanto di prova a velocità costante. (valori tra 0 e 5)
  • c. Resistenza allo strappo: Indica la forza necessaria per lacerare il provino. (valori tra 0 e 4)
  • d. Resistenza alla perforazione: Indica la forza necessaria per perforare il provino con una punta di dimensioni standard. (valori tra 0 e 4)

Le cifre 0 ed 1 indicano il livello minimo delle caratteristiche. Il marchio CE può essere apportato soltanto dopo che è stata effettuata un’omologazione, presso un organismo accreditato.

Pertanto per una corretta scelta delle caratteristiche del DPI da parte del datore di lavoro è fondamentale un’attenta valutazione dei rischi in riferimento a ciascuna specifica attività svolta dal lavoratore.

 

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