L’utilizzo appropriato di un’arma rappresenta un tema di estrema delicatezza.
È vero che, a posteriori, tutti sono capaci di esprimere giudizi sull’accaduto, senza mettersi nei panni di chi si trova, improvvisamente, in una situazione oltremodo critica che può richiedere tempi rapidissimi di reazione.
Nell’ipotesi che una guardia particolare giurata, o altro tutore dell’ordine, si trovi costretto a utilizzare l’arma in dotazione è necessario che l’arma si comporti correttamente, non si inceppi e funzioni sempre perfettamente. Può essere in gioco la vita di chi impugna l’arma. Per questo motivo un ente federale americano ha dedicato un approfondito studio sulle procedure per il corretto controllo della funzionalità.
Una parte di queste operazioni può essere compiuta direttamente dal fabbricante. Ciò nonostante quando un’arma esce dalla fabbrica e finisce nelle mani di un operatore autorizzato, essa è comunque soggetta a un gran numero di stress ambientali di vario genere che potrebbero comprometterne la iniziale e verificata funzionalità.
Ecco il motivo per cui vengono offerte di seguito delle indicazioni su come il possessore di un’arma può eseguire una corretta manutenzione e conservare un elevatissimo livello di affidabilità. Si raccomanda innanzitutto di verificare attentamente la finitura interna di tutte le componenti dell’arma, accertandosi che non vi siano rigature o danneggiamenti di qualsiasi tipo che impediscano il regolare funzionamento.
Deve essere appurata la compatibilità tra la fondina e l’arma verificando più volte la facilità e la rapidità di estrazione. Occorre poi effettuare delle prove ambientali perché è possibile che in determinate condizioni un’arma possa non funzionare correttamente. Ad esempio essa deve funzionare correttamente anche se esposta a livelli “limite” di temperatura che possono andare da -20 gradi fino a + 60 gradi. Tali livelli di escursione termica sono garantiti perché l’arma metallica, se esposta al sole, può raggiungere temperature molto elevate.
L’arma deve funzionare correttamente anche se viene accidentalmente esposta a spruzzi d’acqua, come ad esempio vicino a un innaffiatore da giardino o un sistema sprinkler interno ad un edificio. Perfino la temporanea immersione nell’acqua non dovrebbe compromettere il regolare funzionamento dell’arma. Si faccia anche attenzione che un conto è esporre l’arma ad immersione in acqua dolce, altra cosa è immergerla in acqua salata come potrebbe accadere in riva al mare.
Un altro elemento che può pregiudicare il regolare funzionamento dell’arma è legato alla presenza di polveri ambientali, come ad esempio in zone sabbiose e molto polverose. Il documento in questione offre una serie di puntuali raccomandazioni alla guardia particolare giurata soffermandosi sull’utilizzo di anelli, bracciali e qualsiasi altro oggetto. Questi potrebbero compromettere la rapidità di estrazione e una corretta impugnatura.
Nel corso del normale utilizzo è possibile che l’arma sia sottoposta a urti di vario genere ed ecco il motivo per cui occorre effettuare periodicamente dei test per garantire il regolare funzionamento nel tempo.
Nell’augurarci che mai una guardia particolare giurata sia chiamata a utilizzare l’arma in dotazione non possiamo tuttavia esimerci dalla considerazione che, in termini di sicurezza, l’affidabilità debba essere assoluta.