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Il nuovo strumento, emanato nel mese di giugno 2016, si chiama LG-VIS – Linee Guida per la Valutazione di Impatto sulla Salute – e consiste in un set molto chiaro di procedure attraverso le quali funzionari delle agenzie pubbliche, ma anche privati, potranno analizzare piani e progetti integrando ai normali strumenti già in uso, un’analisi degli impatti di salute.

Dietro ciascun progetto sono presenti potenziali danni alla salute pubblica. Danni diretti, per emissioni nocive, incidenti, contaminazioni diffuse. O danni indiretti, che vanno dalla perdita di posti di lavoro all’aumento del traffico locale. Esistono ormai metodi – che attingono da diverse discipline come l’epidemiologia, la tossicologia e le scienze sociali – capaci di stimare i danni potenziali conseguenti a un’opera e suggerire varianti o alternative più compatibili con la salute pubblica. Questi metodi sono già da qualche anno diffusi in campo internazionale: è emersa però la necessità di introdurli anche in Italia nel modo più condiviso e operativo possibile.

Tali linee guida riportano nella prima parte le definizioni e i concetti chiave della VIS, i suoi elementi generali, la partecipazione e l’equità, mentre nella seconda parte sono indicate le fasi principali per l’effettuazione di una valutazione di impatto sanitario. La prima fase di screening consiste nel valutare sinteticamente se l’opera considerata necessita di una specifica valutazione sanitaria, attraverso studi bibliografici e analisi di dati epidemiologici e ambientali di letteratura. A questa segue lo scoping, che deve preparare il terreno all’analisi successiva individuando il tipo di rischi possibili, l’area di riferimento e le caratteristiche della popolazione eventualmente esposta. L’assessment è il cuore della VIS perché classifica e quantifica i rischi potenziali tenendo presente il tipo di incertezza che quasi sempre accompagna valutazioni sanitarie-ambientali, al fine di proporre eventualmente opere di mitigazione o possibili alternative tecnologiche, dimensionali o localizzative. Infine il reporting presenta alla comunità la sintesi di ciò che emerso dalla valutazione e il monitoraggio successivo. Alle Linee Guida sono allegati alcuni strumenti, ad oggi sperimentati in varie Regioni, composti da una serie di check-list, anche in versione informatizzata, che hanno l’obiettivo di accompagnare il processo e che assicurano la verifica di tutte le componenti coinvolte.

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