La riunione periodica per la sicurezza è un momento strategico per la pianificazione della gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro, che mette a confronto i diversi soggetti chiamati in causa.
QUALI SONO LE AZIENDE CHE HANNO L’OBBLIGO DI ORGANIZZARE LA RIUNIONE PERIODICA?
Le aziende con più di 15 addetti.
QUAL E’ IL SOGGETTO SU CUI RICADE L’OBBLIGO DI INDIRE LA RIUNIONE PERIODICA?
Il datore di lavoro, per quanto possa delegare un dirigente o il Servizio di Prevenzione e Protezione.
Si suggerisce di individuare uno strumento che attesti la convocazione della riunione periodica (convocazione vidimata dai destinatari, pec, raccomandata).
La mancata organizzazione della riunione periodica è sanzionabile con una ammenda da 2.192,00 a 4.384,00 euro.
CON QUALE PERIODICITA’ DEVE ESSERE INDETTA LA RIUNIONE PERIODICA?
Almeno una volta l’anno o, comunque, in occasione di modifiche sostanziali dell’attività, esposizione a rischi, introduzione di nuove tecnologie per consentire un confronto preventivo circa le eventuali misure da adottare.
CHI DEVE OBBLIGATORIAMENTE PARTECIPARE ALLA RIUNIONE PERIODICA?
Si evidenzia che il datore di lavoro potrà delegare un suo referente, tenuto conto che questo soggetto potrebbe essere sottoposto a scelte circa l’attuazione degli interventi proposti nel corso della riunione.
L’assenza di uno o più dei suddetti soggetti rende nulla la riunione periodica.
POSSONO ESSERE CONVOCATI ALTRI SOGGETTI?
Sì. Potranno tornare utili al confronto interventi di dirigenti con ruolo strategico nella gestione della sicurezza, preposti, consulenti.
QUALI SONO GLI ARGOMENTI CHE DEVONO ESSERE OBBLIGATORIAMENTE DISCUSSI NEL CORSO DELLA RIUNIONE?
La mancata trattazione di uno o più dei suddetti argomenti è sanzionabile con una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.192,00 a 7.233,60 euro.
CHE CONTRIBUTO DARA’ IL DATORE DI LAVORO O IL SUO REFERENTE?
Oltre ad essere messo al corrente circa le eventuali attività proposte, il suo ruolo sarà fondamentale qualora debbano essere approvati degli interventi.
CHE CONTRIBUTO DARA’ IL RSPP?
Il RSPP sarà la principale “fonte di notizie” per quel che concerne i risultati della valutazione dei rischi, delle attività di monitoraggio, del piano di interventi attuato e da proporre, del piano formativo, i DPI. Sarà con ogni probabilità questo soggetto a proporre eventuali spunti di miglioramento da attuare nel futuro.
CHE CONTRIBUTO DARA’ IL MEDICO COMPETENTE?
Il medico competente, oltre al fondamentale rapporto circa i risultati statistici della sorveglianza sanitaria, contribuirà al confronto circa la valutazione dei rischi, gli interventi da proporre, i DPI, la formazione. Si raccomanda di coinvolgerlo e richiedere un suo giudizio circa i temi trattati.
CHE CONTRIBUTO DARA’ IL RLS?
In un’ottica di collaborazione il ruolo consultivo del RLS sarà fondamentale per il confronto; potrà egli stesso suggerisce interventi che saranno valutati in riunione o, comunque, potrà esprime un costruttivo giudizio circa le attività svolte e il piano degli interventi proposto.
Ricordate che nella riunione periodica si trattano solo temi inerenti il miglioramento dello stato di salute e di sicurezza dei lavoratori sul lavoro!
E’ OBBLIGATORIO REDIGERE IL VERBALE DELLA RIUNIONE?
Sì. Deve essere firmato dai partecipanti e messo a loro disposizione.
La mancata redazione del verbale comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 548,00 a 1.972.80 euro.
IN RIFERIMENTO ALL’ARGOMENTO “DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI” QUALI SONO GLI ARGOMENTI DA TRATTARE?
IN RIFERIMENTO ALL’ANDAMENTO DEGLI INFORTUNI, DELLE MALATTIE PROFESSIONALI E DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA QUALI SONO GLI ARGOMENTI DA TRATTARE?
IN RIFERIMENTO ALLA FORMAZIONE QUALI SONO GLI ARGOMENTI DA TRATTARE?
IN RIFERIMENTO ALL’ARGOMENTO “DPI” QUALI SONO GLI ARGOMENTI DA TRATTARE?
COSA E’ UTILE PORTARE AD UNA RIUNIONE PERIODICA?