La Commissione Europea lo scorso Maggio ha pubblicato il “Better regulation” (Migliore legislazione) con l’obiettivo di armonizzare e semplificare la normativa. Tra i punti dell’agenda della Better Regulation vi è anche il regolamento per l’informazione alimentare ai consumatori che è entrato a piano regime il 13 Dicembre 2014 con il reg. 1169/2011. (Leggi anche: Da aprile nuove regole Ue per le etichette alimentari)
La sfida che la Better regulation sta proponendo è la sostituzione delle etichette cartacee con strumenti informativi elettronici (codici QR, informazioni via web, applicazioni su smartphone).
In realtà già con il Reg. UE n. 1169/2011 la Commissione Europea ha reso possibile l’utilizzo di supporti informativi diversi per informare i consumatori, come ad esempio nel recente obbligo di informazione di sostanze o prodotti che provocano allergie all’interno degli alimenti.
Tuttavia tale possibilità deve anche essere consentita a livello nazionale.
In Italia il Ministero della Salute con una circolare interpretativa sulle modalità di indicazione della presenza degli allergeni permette la loro trascrizione su menù, su appositi registri, su cartelli o anche sistemi tecnologici (codice a barre, codice QR, applicazioni per telefoni) da tenere bene in vista a patto che quest’ultimi non siano gli unici strumenti per riportare le dovute informazioni in quanto non facilmente accessibili da tutta la popolazione e quindi non efficaci nell’informazione di tutti i consumatori. Per contro è stato concesso assolvere all’obbligo di comunicazione degli allergeni negli alimenti con diverse possibilità di informazione preliminare orale restando stabilito che risulti presente idonea documentazione scritta sul posto.
Per quanto riguarda invece gli acquisti alimentari online le informazioni sugli alimenti devono essere fornite al consumatore tramite sito internet o email prima della conclusione dell’acquisto, e nel caso di esito positivo il prodotto dovrà essere fornito di etichetta completa.
Da questa analisi comprendiamo come sia necessario da parte della Commissione Europea e degli stati membri determinare le modalità precise e gli strumenti adeguati a fornire in modo trasparente e senza limitazioni le informazioni sugli alimenti perché la tecnologia è veloce ma ancora non alla portata di tutti. (Leggi anche: Sicurezza alimentare: occhio alla spesa!)
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