LA VISITA ALLE SORGENTI DEL FIUME FIORA

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Il fiume Fiora nasce dal versante grossetano del Monte Amiata e successivamente, dirigendosi verso sud, attraversa l’estremità meridionale della Toscana interessando, oltre al comune di Santa Fiora, i territori di Sorano e quelli di Manciano e Pitigliano. Il fiume Fiora è il maggiore corso d’acqua che nasce alle pendici del Monte Amiata in prossimità del pittoresco borgo di Santa Fiora. Le sorgenti di questo fiume sono le più importanti della Toscana meridionale e per questo motivo contribuiscono al rifornimento di acqua potabile in tutta la provincia di Grosseto. L’acquedotto del Fiora fu costruito a partire dagli anni trenta del secolo scorso, contemporaneamente all’aumento demografico che si verificò soprattutto nelle aree pianeggianti costiere della provincia di Grosseto. Lo scopo dell’infrastruttura era, infatti, quello di portare grosse quantità d’acqua dall’area montana dell’Amiata (che da sempre ne è ricchissima) verso la pianura e la fascia costiera.

Oltre alla sorgente del Fiume Fiora, il Monte Amiata, un antico vulcano ormai spento, grazie alla sua formazione geologica, possiede numerose altre sorgenti tra cui quelle dei fiumi Vivo, Albegna e Paglia. Difatti, nel punto in cui terminano le formazioni di rocce trachitiche permeabili e inizia il basamento calcare-argilloso, molto impermeabile, l’acqua trova un ostacolo alla sua filtrazione nel terreno e inizia a sgorgare dalla roccia in quantità notevole. Numerosi studi, rivolti ad approfondire l’analisi della filtrazione dell’acqua all’interno del monte Amiata, hanno concluso che l’acqua attraversa le formazioni vulcaniche per un tempo pari a circa un anno e mezzo prima di arrivare alla sorgente.

E’ possibile, in alcuni periodi dell’anno, accompagnati dai responsabili dell’Acquedotto del Fiume Fiora, fare visita alle sorgenti del fiume che contribuiscono ad alimentare l’acquedotto omonimo. Attraverso una suggestiva galleria di 650 metri si entra nella montagna fino ad arrivare al punto in cui l’acqua sgorga direttamente dalla roccia. Addentrandosi nella prima parte della galleria, fino ad una distanza all’interno della montagna pari a circa 400 m, si percorre una via pedonale adiacente alla tubazione in pressione, di diametro pari a 800 mm, che raccoglie l’acqua che sgorga dalla sorgente. Successivamente si prosegue risalendo la galleria adiacente21 ad un grosso canale, in cui scorre l’acqua a gran velocità, fino ad arrivare ad alcuni affacci protetti da cui è possibile ammirare i numerosi punti da cui l’acqua esce dalla roccia. La portata alla sorgente è misurata in continuo tramite un misuratore di portata ed è stimata in media pari a 650 l/s.

Le sorgenti del fiume Fiora costituiscono un’imponente ricchezza idrica che caratterizza da sempre questo rilievo vulcanico e la visita alle stesse rappresenta un’esperienza unica e ricca di fascino.

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