Ci affidiamo alla nostra voce per informare, persuadere e interagire con altre persone. Per questo, un disturbo della voce può rivelarsi molto limitante, interferendo con la capacità di comunicare e con le normali attività quotidiane.
Se per tutti una voce gradevole è preziosa quale componente fondamentale della persona, per alcuni è addirittura indispensabile perché strumento di lavoro.
Una impostazione errata della voce non produce effetti negativi solo per la capacità di comunicazione ma soprattutto comporta conseguenze per la salute della persona.
Particolarmente esposti possono risultare coloro che utilizzano la voce come strumento di lavoro: insegnanti, manager, attori, cantanti e speaker radiofonici.
La laringe e le corde vocali possono risentire d’infiammazioni e situazioni di affaticamento, causate sia per via di utilizzo prolungato, sia come riflesso di disturbi legati alla stagione fredda. Per questo è opportuno proteggere attentamente questi organi così delicati.
L’utilizzo improprio o prolungato della voce o conseguentemente a disturbi quali raffreddore, influenza, tosse, ecc può portare diverse conseguenze quali:
Le cause che potrebbero comportare conseguenze negative per questi organi, possono essere:
Tecniche specifiche dovrebbero essere apprese da ogni professionista della voce parlata e/o cantata in modo da consentire l’utilizzazione dello “strumento vocale” anche per prestazioni superiori per intensità, durata, ecc. senza riportare fastidi quotidiani (perdita della voce, bruciori, dolori al collo, difficoltà nella deglutizione) o addirittura danni organici (infiammazioni croniche, noduli, polipi).
Alcune buone prassi possono essere:
Per avere maggiori informazioni sui rischi correlati all’utilizzo della voce come strumento di lavoro:
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Articolo di Andrea Venturini