Eccomi: sono Ludovica e, come i miei colleghi, anche io in questa rubrica porterò la mia idea di “ambiente di lavoro sano”.
Faccio parte di Sfera Ingegneria da circa due anni e sono uno dei membri della Divisione Area Tecnica dell’azienda. Mi occupo sia di attività tecnica e di consulenza sia di attività di formazione sul tema di salute e sicurezza.
In tutte le mie mansioni, siano esse di consulenza presso il cliente o di formazione al personale, il mio primo obiettivo è quello di pormi come Leader della Sicurezza sul lavoro. Devo quindi riuscire a far comprendere che determinati comportamenti o adeguamenti sono necessari prima ai fini della Cultura della Sicurezza e poi come obblighi normativi.
Il gioco sta proprio nel cercare la soluzione più adeguata a quel particolare cliente rimanendo sempre soddisfatti del risultato ottenuto.
Sapete quando da piccoli si credeva che l’insegnante provasse piacere a dare brutti voti? Ecco, non è per niente così. Anzi! La soddisfazione più grande la si ottiene quando il partecipante a un corso di formazione o il cliente sono pienamente soddisfatti della docenza effettuata o del lavoro proposto e svolto, tanto da ricordarsi sempre dei concetti trasmessi e di metterli normalmente e naturalmente in pratica.
Detto ciò. Volete sapere quale sono i requisiti di un “ambiente di lavoro sano” secondo me?
Prima di elencarli non posso non ricordare quelli già precedentemente esposti dai miei colleghi negli articoli precedenti di questa rubrica: la comunicazione, il lavoro di squadra, il rispetto e il sorriso.
Oltre a questi aggiungerei altri due punti che creano i requisiti base per un ambiente di lavoro sano:
Ovviamente, secondo la mia logica e la mia opinione, un “ambiente di lavoro non sano” è quello in cui mancano i punti citati precedentemente.
Altri elementi che reputo dannosi per un ambiente di lavoro sono: