L’arrivo dell’estate e i rischi di colpo di calore

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In questo nuovo mondo dove le stagioni sembrano sempre più impazzite, l’estate comincia sempre prima e con questa le temperature si fanno incandescenti.

Mentre il mondo lavorativo indoor si “salva” accendendo l’aria condizionata, poco green ma confortevole, o con sistemi di raffrescamento industriali, l’altra parte dell’outdoor rimpiange quando il caldo cominciava a luglio e terminava a settembre, facendo il countdown per Natale.

Ci sono alcuni consigli che possono essere utili, in questo periodo dell’anno, sia per i “lavoratori outdoor” che per i “lavoratori indoor”.

Il rischio principale per chi lavora nelle ore più calde (dalle 11 alle 15) in esterno è quello del colpo di calore, che non è un semplice abbassamento di pressione, ma causa danni anche al sistema nervoso centrale, ai reni, al sangue con un aumento delle anemie, al cuore, ai muscoli, al sistema endocrino e respiratorio e infine alla cute.

  • Come evitare questi rischi?

  1. Fare pause all’ombra per rinfrescarsi.
  2. Se possibile, avere a portata di mano dell’acqua fresca non sono per idratarsi bevendola, ma anche per raffreddare il corpo spruzzandola addosso oppure utilizzando un cotone bagnato.
  3. Bere acqua, non bibite gassate o – peggio ancora – alcolici. Almeno 1,5 L durante tutto l’orario lavorativo.
  4. Se proprio non si vuole rinunciare a un “sapore” diverso, è possibile aggiungere un integratore effervescente avendo cura di verificare che ci siano magnesio e potassio che sono liberati durante la sudorazione: questo permette non solo di reintegrare questi importantissimi sali minerali, ma anche di lavorare con più dinamicità.

Per evitare invece eventuali problemi alla pelle:

Utilizzare una crema solare protettiva – da distribuire sul corpo ogni due ore – così come occhiali da sole e scarpe antinfortunistiche, tenendo in considerazione che:

  • I raggi UVB (quelli che fanno abbronzare, per intendersi) possono causare eritema solare con pruriti e bruciori, ma anche profonde scottature;
  • I raggi UVA, producono invecchiamento precoce della pelle e macchie;
  • La continua esposizione non schermata ai raggi UV può provocare melanomi, carcinomi, dermatiti e per gli occhi, la cataratta.

Per consulenza e informazione sui rischi fisici sul lavoro:

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Articolo di Alice Bettini

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