La giusta conservazione e consumazione degli alimenti a lavoro

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Nell’ultimo periodo, sfogliando qualche giornale inerente alla sicurezza sul lavoro, capita sempre più spesso di sentire parlare di “Rischio alimentare”, un concetto di rischio ancora in via di sviluppo ma che incide molto sulla qualità della vita del lavoratore e sulla sua salute psicofisica. L’alimentazione è infatti direttamente correlata alle performance del lavoratore, incidendo sulla sua produttività e sulla sua esposizione al rischio d’infortunio.

I soggetti esposti maggiormente a tale rischio sono tutti coloro che svolgono un lavoro pesante e che in media bruciano più di 450kcal/h, a questa categoria è consigliato consumare pasti molto digeribili e non troppo abbondanti (ad es. pane, pasta o riso, legumi, verdura e frutta), per evitare la diminuzione della resistenza alla fatica e della prontezza dei riflessi.

Nel portarsi il cibo da casa però dobbiamo stare attenti a come lo conserviamo, una cattiva conservazione può portare alla proliferazione di batteri potenzialmente pericolosi per la salute.

Ecco alcuni metodi per conservare gli alimenti in sicurezza:
  • Avvolgere o coprire gli alimenti in frigo per evitare che perdano umidità e sapore.

  • Gli avanzi devono essere riposti in un recipiente pulito in frigorifero e non vanno conservati nello stesso contenitore in cui sono stati cotti o serviti.

  • Frutta e verdura non del tutto maturi devono essere conservati a temperatura ambiente fino a maturazione, e in seguito spostati in frigo.

  • Una volta che il cibo è stato cucinato, deve essere messo al freddo o congelato entro due ore.

  • Se il cibo viene lasciato a temperatura ambiente per più di due ore (un’ora se fa caldo) è consigliabile gettarlo via perché i batteri possono crescere a concentrazioni dannose, rendendo pericoloso l’alimento.

  • È necessario utilizzare sempre utensili e mani pulite e far in modo che il cibo non venga mai a contatto con superfici sporche.

  • È raccomandabile consumare gli avanzi entro due giorni anche se alcuni prodotti possono essere ancora sicuri dopo 3-5 giorni.

  • Effettuare lo scongelamento degli alimenti nel frigorifero.

Per consulenza e informazione sull’alimentazione adeguata e la giusta conservazione degli alimenti:

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Articolo di Lorenzo Pieraccini

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