LUCI DI NATALE

TRATTORI AGRICOLI E FORESTALI: CAMBIAMENTI IMMINENTI
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BUONE FESTE!!!!!
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Come ogni anno da Novembre le città, come la nostra Firenze, cominciano a decorare le proprie strade del centro storico con le illuminazioni natalizie, grazie allo sforzo economico dei commercianti, che insieme a Confcommercio e con la partecipazione della Camera di Commercio si accollano parte delle spese. Indubbiamente l’effetto finale crea un clima caldo che rende piacevole anche il semplice passeggiare per le vie della “città vetrina” e per attirare ed invogliare all’acquisto i turisti.
Ma ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. come dovrebbero essere installate queste belle lucine?
Chiaramente trattandosi di operazioni che implicano il raggiungimento di altezze ben superiori ai 2 m dal piano strada, devono essere svolte da personale adeguatamente formato, informato ed addestrato e mediante l’utilizzo degli adeguati mezzi di protezione collettiva e individuale, quali eventualmente trabattelli o piattaforme elevabili e imbracature di sicurezza adeguatamente connesse a punti di ancoraggio, prevendendo inoltre le limitazione per l’accesso ai passanti al di sotto delle aree interessate alle lavorazioni.
Casualmente passeggiando per le vie del centro di Firenze, proprio dietro a Palazzo Vecchio, non è stato difficile scorgere tali operazioni, le quali venivano svolte tranquillamente da operatori (anche 2 per scala), privi di imbracatura di sicurezza, che lavoravano sulla sommità di scale semplicemente appoggiate a terra ed alla facciata del palazzo come degli equilibristi circensi senza neanche l’ausilio di un collega che reggesse loro la scala, come si evince dalla foto che segue.

luci 2

Ogni lavoratore è indubbiamente responsabile delle proprie azioni e la cultura della sicurezza ancora non è entrata in tutte le teste, ma dall’altra parte ci sono ritmi di lavoro frenetici che non permettono di lavorare in “sicurezza” per poter rientrare nella sottiletta di budget che l’azienda ha a disposizione per lo svolgimento di lavorazioni che vengono affidate con una gara al massimo ribasso.
Quindi, dopo aver digerito questo ragionamento poniamoci la domanda, di chi è la responsabilità?
Sarebbe necessario che la parola ETICA fosse il baluardo di chi propone delle gare d’appalto al massimo ribasso costringendo le aziende a sopravvivere sulla “fortuna” che nessuno dei propri lavoratori diventi vittima di infortunio su lavoro.

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