Rilassamento del corpo e rilassamento della mente: nei precedenti articoli abbiamo visto diverse tecniche di rilassamento alcune più facilmente realizzabili altre più complesse ma tutte hanno un’indicazione comune ovvero quella di essere ripetute ogni giorno per essere efficaci.
Sempre più spesso si parla di stress legato all’attività lavorativa ed ai ritmi frenetici che la vita ci impone perciò molte volte “ci manca il tempo” per fermarsi a riflettere su ciò che ci far stare bene e a ritrovare noi stessi.
“Nam myoho renge kyo” è il mantra buddista utilizzato nella meditazione.
La parola mantra è composta dai due termini “man” e “tra” che insieme ne formano il significato che, in sintesi, potrebbe essere tradotto come: “strumento che modifica il pensiero”.
La sillaba man significa “mente, pensiero, atto del pensare, intelletto, respiro, anima vivente” mentre la sillaba tra significa “che libera, che compie, che agisce, che protegge”.
La meditazione è infatti un’altra tecnica di rilassamento il cui scopo, a differenza del biofeedback, non è l’aumento della consapevolezza, bensì il ricongiungimento con Dio, con la vita o con qualche simbolo supremo che riveste forti significati personali.
È una tecnica che si basa sulla padronanza delle proprie funzioni mentali e che provoca una riduzione del consumo di ossigeno e un aumento della conduzione cutanea e delle onde cerebrali di tipo alfa, che indicano uno stato di rilassamento profondo.
In questo stato di quiete i muscoli si rilassano, la mente è sgombra e creativa, l’ansia decresce e aumenta il controllo interiore.
Per fare meditazione, come per le altre tecniche di rilassamento, occorre trovare un posto tranquillo, privo di distrazioni dove sedersi in terra o su una sedia tenendo la schiena ben eretta. Si chiudono gli occhi e si procede quindi alla ripetizione silenziosa del “mantra” (una parola o un suono che si sceglie di ripetere e sul quale ci si concentra) per quindici
o venti minuti tralasciando le distrazioni e i pensieri. Trascorsi i quindici minuti si lascia svanire il mantra rimanendo seduti mentre la mente riprende la sua attività e si aprono lentamente gli occhi. Al termine dell’esercizio si possono osservare e constatare i cambiamenti fisiologici avvenuti nella respirazione, nella frequenza cardiaca e nella tensione muscolare.