La scadenza prefissata del MUD 2021 è alle porte e tra non molto dovremmo già iniziare a preoccuparci del MUD 2022 che contiene però diverse novità.
Ma cosa cambia sostanzialmente? In questo articolo lo andremo a vedere nel dettaglio.
Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) è un comunicato che le aziende devono produrre su base annua e nel quale devono indicare la quantità e la tipologia di rifiuti che vengono prodotti/gestiti nel corso dell’anno precedente a quello di riferimento.
Tramite un DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 Gennaio 2022 sono però state fatte diverse modifiche rispetto alla versione precedente del comunicato. Una su tutte è la proroga di 120 giorni della scadenza, fissata per quest’anno al 21 maggio.
Inoltre dal 1° Gennaio 2021 i rifiuti che derivano da particolari attività produttive e considerati “Speciali” sono divenuti “Urbani”, quando sono simili per natura e composizione ai rifiuti domestici, con conseguente necessità di revisione delle modalità di compilazione e di invio del Modello Unico.
Un’altra sostanziale modifica riguarda il calcolo dei tassi di riciclaggio al fine di produrre dati più accurati, introducendo requisiti molto rigorosi a fronte di un elevato margine di interpretazione degli obblighi giuridici e dell’ampia diversità di metodi di calcolo e procedure di verifica.
Pertanto è stata aggiunta la Scheda Riciclaggio nella sezione anagrafica del MUD, tale scheda dovrà essere compilata da chi effettua il riciclaggio finale dei rifiuti urbani e/o di imballaggio o da chi si occupa del processo di preparazione al riutilizzo.
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Articolo di Lorenzo Pieraccini