Tra pochi giorni si celebrerà la Giornata Mondiale della Salute, istituita per ricordare la fondazione dell’OMS avvenuta il 7 aprile 1948.
In questa giornata, è importante parlare della stretta correlazione tra il settore tessile – molto presente nel vicino comune di Prato – e i danni provocati alla salute dei lavoratori.
In particolar modo, in questo settore, il maggior numero di malattie indennizzate dall’INAIL riguarda l’ipoacusia professionale, una malattia che prevede la diminuzione dell’udito causata dall’esposizione prolungata a forti rumori.
I maggior danni creati da questa malattia sono nati parallelamente al boom economico del settore tessile. Le principali colpe che sono state imputate a questo settore sono:
Tutto questo ha fatto sì che a Prato, oggi, la maggior parte dei nonni di ragazzi della “generazione Z e Millennial”, si vedano costretti a indossare apparecchi acustici oppure ad avere gravi difficoltà uditive.
Ecco perché, a seconda dei decibel prodotti da un’impresa, devono essere rispettate alcune regole:
Sebbene negli ultimi anni la situazione nelle imprese tessili sia migliorata, alcuni lavoratori continuano a presentare resistenza all’utilizzo dei DPI. Le scuse sono le più varie: “sono fastidiosi”, “abbiamo sempre fatto così”, “non è mai successo niente”, ecc.
La domanda da farsi è: nel futuro, sarebbe meglio mettersi le cuffie o l’apparecchio acustico per ascoltare una bella canzone?
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Articolo di Lorenzo Presenti