Principalmente in America, ormai da qualche anno, la Pet Therapy si sta diffondendo anche a livello aziendale.
Le posizioni in merito al portare gli animali domestici in ufficio sono schieramenti netti e senza vie di mezzo: favorevoli o sfavorevoli.
Per alcuni gli animali “ci aiutano a diventare esseri umani migliori e ci insegnano a tirar fuori il meglio di noi stessi”, per altri invece portare il proprio animale domestico a lavoro non è concepibile.
Secondo diversi studi dell’Università di Miami, della Virginia e dell’Ucla’s Depression Research and Clinic, i proprietari di animali domestici hanno più autostima, si sentono meno soli e sono più in forma e più socievoli di chi non li possiede.
Perché portare gli animali domestici sul luogo di lavoro? Perché la Pet Therapy aziendale diminuisce i livelli di stress e aumenta la collaborazione tra colleghi, la fiducia, lo spirito di squadra e soprattutto la produttività (oltre a diminuire le assenze per malattia).
In America solo il 17% delle aziende permette di seguire la Pet Therapy aziendale ma in quel 17% sono incluse alcune tra le aziende più innovatrici come per esempio Amazon, Tumblr e Google.
Ovviamente tutti sono d’accordo nel dire che, laddove seguita, la Pet Therapy aziendale prevede un’attenta responsabilità del lavoratore-padrone in modo che il proprio animale domestico non crei disagio.
In Italia ancora la Pet Therapy aziendale non è ampiamente utilizzata, anche se, secondo molti, potrebbe essere utile per misurare e migliorare il livello di soddisfazione dei dipendenti.
Alla Nintendo Italia di Vimercate in Brianza, il direttore generale da circa tre anni porta i suoi animali domestici (due cani) in ufficio. I risultati che si notano a livello aziendale sono un clima più unito e sereno trai colleghi.
Che sia questo un modo efficace per abbattere lo stress lavorativo?