Riqualificazione seminterrato-sottotetto

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Il piano interrato è essenzialmente la parte di una struttura di un fabbricato che si trova sotto il livello del suolo, mentre il seminterrato è leggermente sopra questa soglia. Quando si decide di rendere abitabile sia il primo di questi spazi sia il secondo, è importante sapere come procedere per risolvere in modo semplice le tipiche problematiche.

Tra i problemi più comuni che è possibile incontrare in questo genere di locali, vi sono le infiltrazioni di acqua, umidità e gli allagamenti (sia per agenti atmosferici sia per perdite di impianto). Necessariamente va esaminata la tenuta degli infissi, un sistema di allarme mediante sensori per fenomeni di allagamento e la verifica degli accessi e delle uscite sempre dell’unità immobiliare. Necessariamente dovrà essere installato un impianto di trattamento d’aria per il benessere igrometrico anche perché in questo caso il tecnico che dichiara che vi è un ottimo ricambio d’aria anche se in presenza di “Bocche di Lupo” o di infissi a completa apertura non si può evidenziare un ricambio ottimale dell’aria. Per rendere abitabile il piano seminterrato si dovrà provvedere all’installazione di una serie di impianti: necessari dal punto di vista di gestione: elettrico, riscaldamento/raffrescamento, idrico ed eventualmente gas (si consiglia il solo metano poiché) e delle tubature per la rete fognaria con un sistema di pompaggio necessario per permettere la fuoriuscita dell’acqua di scarico (da considerare un sistema con valvole di non ritorno per evitare l’ingresso delle acque reflue).

L’impianto di illuminazione deve prevedere anche un impianto di illuminazione di emergenza e dovrà anche essere apportato uno studio corretto in termini di illuminotecnica dal momento che non vedremmo la luce del sole dovremmo ingannare le nostre percezioni anche per abituare a questa nuova modalità di vivere.

Altro forte problema il radon. Questo gas radioattivo naturalmente presente nel terreno, non si può dimenticare. Si ha una concentrazione di Radon più alta se l’abitazione si trova al di sopra o in prossimità di un terreno granitico o vulcanico, specialmente se le sue fondamenta poggiano direttamente sul terreno. Come fare allora? L’ideale sarebbe monitorare per un periodo prolungato l’ambiente incriminato con uno strumento chiamato dosimetro. Assodato che il livello di radon presente in casa è più elevato della media – il radon è presente anche nelle abitazioni ai piani superiori, ma più si sale e più si riduce – occorre diminuirne la pericolosità. Si può effettuare una depressurizzazione del terreno, attuare una ventilazione forzata del vespaio, impermeabilizzare il pavimento, sigillare eventuali crepe e mantenere gli ambienti ben areati. In presenza di crepe sarà necessaria anche la valutazione della struttura in ogni caso necessario un consolidamento strutturale, per il quale si potrà ancora usufruire – almeno fino al 31 dicembre 2017 – delle detrazioni per ristrutturazione ed in alcuni casi del Sisma Bonus.

In considerazione del rischio idrogeologico a cui è soggetto il nostro Paese, è opportuno valutare in maniera molto coscienziosa l’opportunità di procedere a interventi di questo tipo, analizzandoli caso per caso a seconda delle caratteristiche del luogo e dell’edificio interessato e osservare con un tecnico la soluzione migliore per evitare un problema di gestione.

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