RISCHIO CAMPI ELETTROMAGNETICI : CELLULARI E DISPOSITIVI ELETTRONICI

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Il rischio da campi elettromagnetici (CEM) è un rischio che appartiene alle Radiazioni non Ionizzanti (all’interno delle quali vi sono anche le radiazioni ottiche, quali i raggi ultravioletti, le radiazioni che ricadono nella banda del visibile, i raggi infrarossi):  è stato inglobato dal D.Lgs.81/2008 tra gli “Agenti Fisici” al Titolo VIII e in particolare dal Capo IV.

DI COSA SI TRATTA?

Gli strumenti elettrici, industriali e domestici producono sia campi elettrici che campi magnetici e

quando in funzione, producono campi elettromagnetici determinati dal flusso e dall’intensità della corrente utilizzata.

Mentre i campi elettrici sono spesso presenti anche quando i dispositivi sono spenti se rimangono comunque connessi alla rete elettrica, perché si verifichi un campo elettromagnetico è necessario che lo strumento si acceso, cioè occorre che si verifichi un vero e proprio passaggio di corrente.

Tutti i corpi, terra compresa, emettono onde elettromagnetiche e quindi esiste nell’ambiente una radiazione elettromagnetica di fondo. L’evoluzione tecnologica ha però portato alla produzione di campi elettromagnetici da sorgenti artificiali.

CHE PROBLEMI POSSONO CAUSARE I CAMPI ELETTROMAGNETICI?

Sempre più diffusi, sempre più presenti nelle nostre case e nel quotidiano, cellulari, tablet e computer nel corso degli anni si sono evoluti in funzionalità e design, diventando gli oggetti del desiderio di grandi e piccini. Eppure, proprio la massiccia diffusione di questi strumenti tecnologici, sta determinando una seria di problematiche visive e non solo legate all’uso e all’abuso degli schermi luminosi: in primis bruciore agli occhi, affaticamento della vista, visione offuscata e mal di testa.

Dal momento che i campi elettromagnetici sono quindi presenti un po’ ovunque nell’ambiente industriale e domestico ma, purtroppo, a differenza di tanti altri rischi, risultano invisibili all’occhio umano, risulta fondamentale, per poter effettuare un’adeguata valutazione del rischio derivante da questo agente fisico, effettuare preliminarmente un censimento finalizzato ad individuare tutte le potenziali sorgenti di radiazione elettromagnetica presenti.

E IN AZIENDA?

Se in ambiente domestico l’esposizione è comunque, solitamente, da ritenersi limitata, in ambito industriale la situazione è ben diversa. In azienda potrebbero essere presenti diverse fonti che generano campi elettromagnetici anche di notevole intensità che potrebbero essere fonte di gravi conseguenze per i lavoratori esposti.

Gli effetti sul corpo umano variano in funzione della tipologia ed intensità di onde a cui si è esposti e possono essere inoltre suddivisi tra acuti e ritardati.

Per avere maggiori informazioni o un preventivo per una valutazione del rischio, contattaci

formazione@sferaingegneria.com – 055 8952563 

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Articolo di Andrea Venturini

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