In questo articolo faremo riferimento a incidenti che possono accadere in attività relative all’impianto, alla coltivazione e alla conservazione dei boschi: selvicoltura o silvicoltura. Ad esempio facciamo riferimento a interventi di taglio rinnovativo, taglio intercalare o che presuppongono comunque uno sfruttamento ponderato di una risorsa che viene mantenuta rinnovabile.
Nello specifico la prevenzione fornisce suggerimenti per evitare inutili e spiacevoli infortuni. Il datore di lavoro/responsabile dell’azienda deve:
– fare in modo che tutti i collaboratori ricevano la giusta formazione per le attività che devono svolgere;
– prima che abbia inizio la stagione silvana, ripetere i criteri per la valutazione dell’albero e della zona circostante e ricordare le regole di sicurezza e comportamento;
– istruire personalmente o fare istruire i collaboratori sulle tecniche di taglio più sicure;
– richiamare di tanto in tanto l’attenzione sui pericoli che possono insorgere quando il tronco è inclinato (soprattutto se di piccolo diametro);
– esaminare i ceppi durante i giri d’ispezione;
– parlare dei comportamenti sicuri durante i colloqui con i collaboratori;
– provvedere affinché sul posto di lavoro siano disponibili tutte le attrezzature necessarie;
– controllare costantemente il rispetto delle regole di sicurezza e intervenire ogni qual volta è necessario;
– svolgere l’individuazione dei pericoli assieme ai collaboratori;
– dare il buon esempio quando ci si trova nel bosco.
Al tempo stesso gli operatori e i collaboratori devono:
– prima di procedere all’abbattimento valutare con attenzione l’albero e la zona circostante per stabilire quale sia la tecnica di taglio più sicura;
– prima di procedere al taglio stabilire il luogo di ritirata, rendere agibile la via di ritirata e contrassegnarla con mezzi semplici;
– recarsi rapidamente nel luogo di ritirata non appena l’albero inizia la sua caduta;
– se non ci si sente all’altezza della situazione (ad esempio perché l’albero ha caratteristiche particolari) chiedere aiuto ai colleghi;
– riesaminare costantemente la situazione sul posto di lavoro e scegliere il sistema di raccolta e trasporto più sicuro. A seconda del grado di pericolo esboscare i tronchi ad uno ad uno cominciando da quelli più in alto o “a monte”;
– sui terreni in pendenza evitare, se possibile, di lavorare a valle rispetto a un tronco o a un altro peso;
– mettersi in una posizione sicura: sui terreni in pendenza sempre a monte rispetto a tronchi e pesi in generale;
– manovrare i mezzi di esbosco da un punto sicuro;
– sostare al di fuori dell’angolo di oscillazione del carico;
– sostare al di fuori della zona pericolosa lungo le funi tese.
Per concludere ricordiamo che non appena effettuato il taglio di abbattimento (in questo caso prima di dare l’ordine di tirare) l’addetto alla motosega deve mettersi rapidamente in sicurezza nel punto di ritirata. Da quella posizione osserverà la chioma dell’albero e il corridoio di caduta. Ovviamente sarà necessario attendere che l’albero abbia completato l’assestamento a terra prima di muoversi.
Inoltre non bisogna dimenticare che quando l’esbosco avviene con la gru a cavo, i punti più pericolosi si trovano: nella zona sotto la fune portante e sotto il carico; in prossimità dell’angolo della fune e della fune traente; lungo il pendio sotto il carico; entro l’angolo di oscillazione del carico.