Ottenuto il parere positivo da parte del Consiglio Superiore di Sanità, la Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della salute ha deciso di consentire l’utilizzo di «una soluzione contenente perossido di idrogeno nei prodotti della pesca destinati al consumo alimentare umano», sovvertendo completamente la propria posizione in merito a detta pratica, contenuta nella precedente nota del 2010, dove affermava che il perossido di idrogeno (l’acqua ossigenata) non poteva essere «in alcun modo utilizzata sul pesce fresco né essere posta a contatto con esso mediante diluizione in soluzione acquosa» in quanto potenzialmente dannosa per la salute umana. Tale operazione viene condotta attraverso l’utilizzo di una miscela contenete acqua ossigenata, acido citrico e citrato di sodio in grado di sbiancare la pelle dei molluschi (cefalopodi come seppie, polpi, calamari, totani e moscardini) e donargli nuovamente un aspetto “brillante”.
Per gli esperti del Ministero si tratta di un impiego sicuro che non comporta rischi per la salute. Il problema è che l’uso dell’acqua ossigenata come additivo è vietato in tutta Europa non essendo incluso tra gli additivi autorizzati. A questo punto resta l’interrogativo sulla liceità dell’uso come coadiuvante alimentare per sbiancare carne, filetti di pesce e molluschi. Per la precisione va detto che l’effetto è solo superficiale, visto che il trattamento non blocca i processi degradativi in atto all’interno del prodotto. Per questo motivo, l’acqua ossigenata viene impiegata in maniera fraudolenta, per migliorare l’aspetto estetico dei filetti di pesce quando non proprio freschissimi. Un altro inconveniente è che il perossido di idrogeno può favorire la produzione di istamina nei pesci (non nei molluschi) e questo aspetto rappresenta un pericolo per i soggetti allergici. Alla luce delle considerazioni di natura salutistica il Ministero della salute nel mese di marzo ne aveva autorizzato solo per sbiancare i molluschi.
La Commissione ha ribadito che l’acqua ossigenata è un additivo vietato.
Un europarlamentare ha voluto vederci chiaro e ha inviato un’interrogazione alla Commissione europea. Bruxelles ha risposto, dicendo che la prassi di impiegare l’acqua ossigenata per sbiancare i molluschi è una pratica vietata in Europa e pertanto verranno chieste spiegazioni all’Italia sulla decisione adottata nel mese di marzo 21016.
Bruxelles nel documento dice chiaramente che l’acqua ossigenata non può essere usata come additivo alimentare. Peccato che l’interrogazione chiedesse un parere sull’impiego dell’acqua ossigenata come coadiuvante tecnologico. La differenza sembra di poco conto, ma non lo è affatto. Un additivo alimentare deve essere riportato in etichetta, un coadiuvante no. In questo modo il consumatore non può sapere, se il polpo o il calamaro acquistato al supermercato o in pescheria è stato sbiancato».
La risposta della Commissione Europea lascia aperti molti dubbi.
Anche in Spagna il perossido di idrogeno viene utilizzato per trattare i molluschi, ma non è chiaro se venga usato come additivo o coadiuvante. Eurofishmarket aveva lanciato una petizione per chiedere che i molluschi trattati con acqua ossigenata siano distinguibili da quelli non trattati con un’indicazione in etichetta. Un’iniziativa nata non solo nel nome della trasparenza, ma anche per fermare la concorrenza sleale nei confronti delle aziende che scelgono metodi naturali di produzione.