Sicurezza alimentare: occhio alla spesa!

Sindrome da burnout: l’OMS prende posizione
31 Maggio 2019
L’importanza dell’aggiornamento nella formazione
14 Giugno 2019

La società odierna vive le proprie giornate di corsa, affrontando ogni cosa con ritmi sempre più frenetici: la casa, il lavoro, i figli, la cucina e anche la spesa.

Vi siete mai soffermati a pensare se quello che state acquistando o mangiando è davvero sicuro e privo di rischi? In Italia vengono immersi sul mercato tantissimi prodotti che per motivi di sicurezza e per la salute dei consumatori vengono ritirati dal commercio. Ne sapevate qualcosa? (Leggi anche: La tecnologia nell’etichettatura degli alimenti)

I prodotti ritirati più di frequente sono gli alimentari, i farmaci e i giocattoli. Il ritiro della merce può essere effettuato tramite procedure differenti.
Per quanto riguarda, per esempio:

  • i giocattoli
  • i prodotti elettrici
  • i dispositivi di protezione individuali

esiste un sistema di allerta a livello europeo detto “Rapex”. Il riferimento per il ritiro di questi prodotti, se riconosciuti pericolosi, sono i Ministeri di ciascuno Stato membro, nel nostro caso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Diverso invece se si parla di farmaci o prodotti alimentari, i quali ricadono nella competenza del Ministero della Salute e come anticipato a cambiare è anche la procedura: qui si attiva un altro sistema di allerta rapido, sempre a livello europeo, detto “RASFF”, che procede al ritiro.

 

DOVE CONTROLLARE E COME RICONOSCERE UN PRODOTTO APPARTENENTE A UNA PARTITA RITIRATA?

 

Basta visitare la home page dei siti dei Ministeri competenti, dove possiamo controllare gli avvisi di sicurezza e da lì sapere cosa è stato ritenuto non idoneo alla vendita per motivi di sicurezza. Ma non è il solo modo: in particolare per gli alimenti e i farmaci, la Commissione Europea ha istituito sul proprio sito uno spazio apposito per consultare online le notifiche settimanali trasmesse da tutti i Paesi della Comunità Europe; gran parte dei supermercati, nel proprio sito internet, possiedono delle aree dedicate alle segnalazioni di ritiro dei prodotti che possono rappresentare un rischio per il consumatore.

 

SE CI SI ACCORGE DI AVER ACQUISTATO UN PRODOTTO CHE IN TEORIA NON POTEVA ESSERE VENDUTO?

 

Se il prodotto viene ritirato dopo il nostro acquisto, il primo nostro “front office” è il venditore. Bisogna, quindi, tornare dal venditore e chiedere a questo il rimborso. Mentre, se al contrario sono io ad accorgermi che un prodotto non rispetta gli standard minimi per poter essere venduto, si possono fare le dovute segnalazioni al produttore, al Ministero dello Sviluppo Economico o a quello della Salute, in base alla tipologia, e inoltre esiste il Centro Europeo Consumatori Italia (ECC-NET) a cui ci si può rivolgere.

Il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach diceva: “L’uomo è ciò che mangia”, ma è bene che ciò che noi mangiamo sia sicuro, per cui prestiamo maggior attenzione a quello che acquistiamo, ritagliandoci un po’ di tempo per consultare i siti che mirano a proteggere la nostra salute. (Leggi anche: Da aprile nuove regole Ue per le etichette alimentari)

Sfera ingegneria offre servizi sulla sicurezza alimentare: autorizzazioni sanitarie, piani di autocontrollo, corsi  e tamponature HACCPinfo@sferaingegneria.com – 055 895 2563.

 

Prenota una consulenza gratuita

Vuoi restare sempre aggiornato?

_______

Ricevi gli ultimi articoli nella tua casella di posta.