Giovanni e Luigi sono entrambi rappresentanti commerciali e per lavoro viaggiano molto in auto. Entrambi guidano con la cintura allacciata, rispettano i limiti di velocità e usano gli auricolari per parlare al cellulare mentre sono al volante, anche se a volte si rilasserebbero di più ascoltando la radio. Giovanni sta litigando con la fidanzata perché, a causa di un appuntamento di lavoro improvviso, ha dovuto annullare la loro uscita a cena e Luigi sta discutendo con la tipografia che gli ha inviato i nuovi biglietti da visita stampati erroneamente su carta rosa profumata, peccato che lui venda sigari cubani. Il caso vuole che entrambi stiano percorrendo la stessa strada, lo stesso giorno, alla stessa ora… quando la macchina di fronte a loro inchioda di colpo. Giovanni non frena in tempo e tampona l’auto di fronte, distruggendo il cofano della sua e battendo la testa, per fortuna non gravemente. Luigi sterza appena in tempo ed evita lo scontro.
In queste condizioni praticamente identiche, cosa ha determinato la salvezza di Luigi e la disgrazia di Giovanni?
Un’ipotesi potrebbe essere quella che gli accidenti di una fidanzata arrabbiata riescono sempre a raggiungere il loro bersaglio, in un modo o nell’altro… ma al di là di questa (probabile) verità, la diversa conclusione della storia dei nostri due eroi è data dalle loro diverse soft skills… che non è il nome di un moderno sistema di guida automatica, se è questo che state pensando.
Le soft skills sono le attitudini personali di ognuno di noi, quelle caratteristiche che ci appartengono al di là delle nostre competenze professionali. Stiamo parlando dei nostri schemi mentali, del nostro istinto, delle nostre abitudini comportamentali. Luigi ha semplicemente avuto più prontezza di spirito e riflessi scattanti. Si tratta di soft skills. Dal punto di vista lavorativo, questo non fa di lui un rappresentante più preparato ma solo quello con la macchina (e la testa) meno ammaccata.
Vi abbiamo fatto questo esempio per farvi capire che a parità di expertise tecnica, le qualità personali possono fare una bella differenza non solo conferendo valore aggiunto al nostro lavoro, ma anche migliorando la nostra sicurezza. La capacità di mantenere il sangue freddo di fronte a una crisi, la sensibilità nel percepire un rischio e la rapidità nell’arginarlo, l’abilità nel lavorare costruttivamente in squadra, gestendo con attenzione lo stress… sono tutte caratteristiche che, se già non ci appartengono, potrebbe essere una buona idea allenare.
Secondo le statistiche, la maggioranza degli incidenti sul lavoro sono causati da deficit dell’attenzione, stress, insicurezza… molto più che da guasti nei macchinari o uso inadeguato dei dispositivi di protezione individuale.
Avevate mai pensato che il vostro carattere potrebbe incidere sulla vostra salute? Se non è così, cominciate a farlo. “L’uomo nobilita il lavoro” è la convinzione che guida ogni azione di Sfera Ingegneria, una convinzione che parte dal presupposto che ognuno di noi è unico ed è proprio con la sua unicità che conferisce valore aggiunto per la crescita del team e la creazione di un ambiente dove regnano salute e sicurezza, in un benessere psico-fisico diffuso.
“Errare è umano”, ma è proprio il nostro essere “umani” che ci salva laddove le macchine possono essere letali. Impegnatevi sempre ad accrescere le vostre doti. E, ovviamente, non fate arrabbiare le fidanzate…