Sta arrivando l’estate e già iniziano i primi weekend di fuga verso località balneari ma nella vita privata come in quella lavorativa è giusto avere un po’ di accortezze.
Il sole è per l’uomo un amico-nemico: migliora il nostro umore e ci dona un senso di benessere ma un’eccessiva esposizione ai raggi solari può essere anche pericolosa per la pelle e per gli occhi. La parte nociva dei raggi solari sono i raggi UV e può essere utile sapere che:
– Le superfici chiare e riflettenti (metallo, calcestruzzo, acciaio o neve) rafforzano l’effetto dei pericolosi raggi UV;
– Le creme protettive vanno spalmate con frequenza per mantenere efficace la protezione;
– Gli occhiali da sole devono proteggere dai raggi UV e devono avere la marcatura CE e, se possibile, devono proteggere dai riflessi e dai raggi anche sui lati;
– L’80% dei raggi UV attraversa le nubi anche nelle giornate nuvolose;
– Gli orari più pericolosi per l’esposizione al sole nel corso della giornata sono compresi tra le 11:00 e le 15:00.
Chi lavora tutto il giorno o gran parte della giornata all’aria aperta non deve assolutamente sottovalutare il rischio.
I lavori maggiormente esposti al rischio “esposizione solare” sono i lavori nell’ambito dell’edilizia, dei lavori stradali e dell’agricoltura.
Per sapere come deve comportarsi il datore di lavoro, bisogna ricordare che tutto ruota di nuovo attorno al principio alla base del D.Lgs.81/08: la tutela della salute del lavoratore.
I datori di lavoro devono adottare misure tecniche, organizzative e procedurali per proteggere la salute dei propri lavoratori (a prescindere dalla tipologia contrattuale e dalla retribuzione).
Lanciando un po’ di nozioni di interesse comune, a più di 25° all’ombra è bene:
– bere acqua fresca regolarmente,
– coprirsi il capo,
– evitare bevande alcoliche,
– evitare il fumo,
– evitare nelle pause pranzo pasti abbondanti,
– in caso di malessere segnare i sintomi a un collega e non mettersi alla guida del veicolo ma farsi accompagnare.
Il datore di lavoro cosa deve fare?
L’obiettivo, abbiamo detto, è quello di tutelare la salute dei lavoratori quindi il datore di lavoro deve:
– Verificare quotidianamente le condizioni metereologiche;
– Valutare il rischio e adottare le opportune misure di prevenzione e protezione (DPI ad esempio);
– Informare i lavoratori sui rischi;
– Mettere a disposizione acqua potabile fresca;
– Predisporre ad aree di riposo zone ombreggiate;
– Aumentare la frequenza delle pause;
– Organizzare il lavoro in modo da minimizzare il rischio ovvero programmando i lavori più pesanti nelle ore più fresche, variare l’orario di lavoro per sfruttare le ore meno calde, evitare i lavori isolati.
Quali sono quindi i DPI da fornire per tutelare la salute dei lavoratori da questo rischio?
1) Il cappello a tesa larga e circolare con protezione di orecchie, naso e collo.
2) Creme solari la cui scelta deve essere effettuata con il coinvolgimento del Medico Competente a causa della possibilità di effetti allergici.
3) Occhiali da sole il più avvolgenti possibili.
Ovviamente ognuno di noi dovrebbe utilizzare cappelli, creme e occhiali anche nelle bellissime giornate di relax sotto il sole per trarne da lui solo i benefici e non gli effetti più negativi.