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Vi sono molte persone che soffrono di stress da volo anche se non sono mai salite su un aeroplano. Si tratta di una situazione oggettivamente riconoscibile che nasce da fobie non sempre chiaramente identificabili. D’altro canto queste fobie non possono avere un riscontro oggettivo poiché il rischio reale è evidentemente molto basso. Di fatto l’analisi degli archivi dimostra che i morti in incidenti aerei sono di gran lunga inferiori rispetto ai morti per incidenti stradali!

Il problema legato agli incidenti aerei sta nel fatto che un singolo incidente, come quello che è stato causato dall’esplosione di una bomba su un volo dall’Egitto alla Russia con la morte di 224 persone a bordo, ha un impatto sull’immaginario collettivo assai più elevato.

Questa è la ragione per la quale i gestori degli aeroporti stanno lavorando con impegno per mettere a punto delle tecniche in grado di diminuire lo stress sui passeggeri rendendo l’approccio all’aeroporto il più confortevole e meno impegnativo possibile. Infatti uno dei potenziali fattori scatenanti nasce dalla frenesia con la quale ci si approccia al volo e dal fatto che spesso si arriva in aeroporto “all’ultimo minuto” o non si è in possesso delle informazioni relative agli imbarchi.

Un esempio di esperimento in questo senso arriva dalla Germania dove per ridurre le tempistiche di imbarco e alleggerire il carico di ansietà, l’aeroporto di Düsseldorf  ha messo a punto un servizio di parcheggio robotizzato. Il servizio può essere prenotato via Internet o tramite app: all’arrivo il passeggero lascia la macchina in un’area predeterminata e si avvia verso i controlli di sicurezza e l’imbarco. Nel frattempo un robot prende in carico la vettura e la trasporta in un parcheggio automatizzato con 250 posti. Il sistema è collegato al monitoraggio degli arrivi e delle partenze per cui, sulla base di informazioni lasciate dal passeggero, è in grado di tenere sotto controllo l’arrivo del volo di ritorno, lo sbarco dei passeggeri ed è quindi in grado di mettere a disposizione l’automobile quasi in tempo reale.

Un’altro esperimento in questo senso è rappresentato dagli ologrammi che forniscono le informazioni in tempo reale. Tridimensionali e posizionati in determinate aree degli aeroporti sono oggi in grado di fornire istruzioni vocali ai passeggeri che si stanno avvicinando ai check-in, alle aree adibite ai controlli di sicurezza e alle zone di imbarco.

L’ologramma installato all’aeroporto di S. Antonio (U.S.A.), essendo interattivo, comprende e risponde a domande in inglese e in spagnolo. È sufficiente che il passeggero pronunci il nome della sua destinazione che l’ologramma, collegato in tempo reale al sistema di controllo arrivi e partenze, possa rispondere con il numero del volo, l’ora di partenza, l’eventuale ritardo previsto e il tempo ancora a disposizione del passeggero per superare i controlli di sicurezza e presentarsi all’imbarco. L’ologramma ricorda le raccomandazioni a proposito dei liquidi da tenere a bordo, degli oggetti metallici da togliere, come ad esempio le cinture con le fibbie e simili.

L’esperienza sta dimostrando che questi accorgimenti tecnologici sono estremamente utili per ridurre i tempi di transito e fornire le corrette informazioni al passeggero che si approccia al volo in tempi brevissimi. Tutto ciò induce senz’altro un senso di serenità nel passeggero, innalzando conseguentemente anche il livello di sicurezza: un’ulteriore dimostrazione che c’è sempre spazio per fare più “sicuro” e meglio!

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