TECNOLOGIA E SICUREZZA NEI DRONI AMBULANZA

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“L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”. È l’art.2087 del Codice Civile che parla, ma concentriamoci un po’ sulla tecnica. Che significa? Può essere intesa anche come la tecnologia? Ovviamente sì.

In un mondo sempre più tecnologico è giusto, anzi giustissimo, utilizzare le innovazioni tecnologiche per migliorare, ad esempio, l’efficienza dei soccorsi. Scendiamo più nel dettaglio: che ne pensereste di un drone-ambulanza?
In verità il prototipo di un drone-ambulanza, capace di trasportare in tempi record un defibrillatore di circa 4 kg sul luogo della chiamata, localizzata con il GPS, è stato presentato in Olanda all’università tecnica di Delft. Il drone, dotato di 6 eliche, può raggiungere la velocità di 100 km orari e trasportare fino a 4 chili ed è stato sviluppato da uno studente di ingegneria giovanissimo, Alec Momont.
Pensate all’importanza di tale drone in situazioni di emergenza medica. Questo veivolo è capace di portare il defibrillatore in un minuto dalla chiamata in una zona di 12 km quadrati, aumentando le possibilità di sopravvivenza dall’8 all’80%. Quando l’apparecchio arriva sul posto il personale medico può comunicare e dare istruzioni alle persone che si trovano vicino alla vittima, grazie a un microfono e una piccola videocamera posta sul drone.
Efficacia ed efficienza in pochi minuti per salvare vite umane che sono la cosa più preziosa che abbiamo.
Ad oggi il prototipo che è stato creato porta un defibrillatore ma perché non creare dei droni che trasportino, sempre in tempi record, maschere di ossigeno in persone bloccate in un incendio, dose di insulina a diabetici in difficoltà e comunque perché non “inventare” mini ambulanze volanti?
In Italia ad oggi i defibrillatori sono obbligatori solo per le associazioni e le società sportive dilettantistiche senza tener presente che in realtà sarebbe sempre utilissimo averne alcuni nei luoghi affollati ad esempio o nelle grandi aziende ricordando che la morte cardiaca improvvisa è la terza causa di morte più frequente nel mondo, dopo il cancro e le altre patologie cardiovascolari, e ogni anno costa la vita ad almeno 700 mila persone in Europa e negli Stati Uniti.

Sfera Ingegneria srl a prova della cultura della sicurezza, forza motrice che ci spinge nel nostro lavoro e nella vita di tutti i giorni ad agire tutelando noi stessi e gli altri, il 27 e il 28 aprile, in occasione dell’evento Italia loves sicurezza  parteciperà, con l’associazione Firenze in Armonia, ad una dimostrazione di atto di generosità e di cura della salute di ogni cittadino.
Curiosi? Partecipate ! Viva la sicurezza, viva la vita.

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