TERREMOTO: VIZI OCCULTI IN AZIENDA

VALUTAZIONE DELLA RADIAZIONE OTTICA ARTIFICIALE (ROA) PER L’ILLUMINAZIONE DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
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Microclima e sindrome da edificio malato
23 Marzo 2015

Il presente articolo si dedica all’analisi delle azioni che riteniamo necessarie a seguito di una o più scosse telluriche, finalizzate alla verifica della presenza di eventuali danni non solo strutturali, ma anche impiantistici.

Facciamo riferimento a quelle scosse telluriche che non hanno apparentemente provocato danni macroscopici (cedimenti strutturali), ma quegli eventi percepibili dall’essere umano, ma che non hanno apparentemente una intensità tale da danneggiare i beni immobili.

Di seguito un sintetico elenco delle attività di check che suggeriamo di attuare:

  • controllo visivo dell’assenza di lesioni alle strutture con particolare riferimento alle pareti perimetrali esterne, interne, travi, pilastri e vani scala
  • prova di funzionamento a vuoto di macchinari e linee di impianto che con il movimento tellurico potrebbe aver subito rotture o disallineamenti della componentistica
  • controllo visivo e prova di funzionamento a vuoto dell’impiantistica, ivi compresi eventuali canalizzazioni di aspirazione
  • controllo visivo di tutto ciò che è ancorato alle strutture come macchine, canalizzazioni, corpi illuminanti
  • controllo visivo del buon stato di conservazione di eventuali scaffalature e, comunque, tutto ciò che è destinato allo stoccaggio di materiali, verificando che gli ancoraggi alle strutture siano stabili e solidi
  • controllo visivo che la merce in deposito su ripiani non sia spostata al punto di comprometterne la stabilità e, quindi, la caduta dall’alto.

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