La familiarità che ognuno di noi ha con il proprio ambiente di lavoro porta a sottovalutare pericoli e rischi che possono pregiudicare la nostra sicurezza e quella di coloro che ci stanno accanto.
All’interno degli uffici il rischio elettrico è nettamente superiore rispetto agli altri ambienti di lavoro, per la presenza di un più elevato numero di apparecchiature elettriche (computer, telefoni, stampanti, fotocopiatrici, fax etc.), con tutti i relativi cavi, spesso collegati alle prese elettriche in modo non proprio corretto, per non dire inadeguato e quindi a rischio sicurezza per l’utente.
Gli impianti elettrici possono esporre i lavoratori a due principali tipi di rischi:
Spesso si fa un uso improprio di alcuni componenti elettrici o si abusa nel sollecitare l’impianto elettrico.
Esempi comuni sono l’uso di adattatori multipli che permettono un assorbimento di potenza maggiore rispetto a quello sopportabile dalla presa, prolunghe con cavi di sezione molto piccoli o sprovviste di cavo di terra o terminanti con adattatore multiplo, come la cosiddetta “ciabatta” con il conseguente surriscaldamento.
Ai fini della sicurezza elettrica è fondamentale che le prese a 230 V siano dotate di contatto di terra collegato al circuito di terra. E’ inoltre indispensabile la presenza degli schermi di protezione, ovvero i “coperchietti” mobili in materiale plastico che otturano i due fori o alveoli delle prese in tensione e non il foro o alveolo di terra. Questi schermi si spostano solo quando entrambi gli spinotti di una spina li premono contemporaneamente. In questo modo viene impedito l’ingresso nelle prese di corpi metallici diverse dalle spine.
Il passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo umano può portare a delle conseguenze, a volte devastanti e mortali, come per esempio:
Prevenire gli incidenti dovuti all’elettricità è possibile. Occorre, però, riconoscere i segnali di avvertimento che l’impianto elettrico e gli apparecchi utilizzatori forniscono.
I principali sono:
Evitare di collegare due, se non di più, spine e adattatori in successione, per il concreto rischio di surriscaldamenti, che potrebbero portare in casi estremi ad un principio di incendio. Se possibile, collegare ogni apparecchio ad una singola presa, oppure utilizzare apposite ciabatte, verificando che siano in grado di sopportare la potenza totale degli apparecchi ad essa collegati.
Gli adattatori multipli consentiti dalle norme sono quelli con due sole prese laterali. L’altro tipo, con una terza presa parallela agli spinotti, viene considerato pericoloso perché consente l’inserimento a catena di più prese multiple. Il pericolo deriva dalla possibilità di superare la corrente massima sopportabile dalla presa.
Sono dispositivi costituiti da una spina, un cavo flessibile ed un involucro contenente diverse prese, che possono essere utilizzati quando :
– le prese non sono sufficienti per soddisfare il numero degli apparecchi da collegare;
– le prese sono in posizione non facilmente accessibile.
Le prese multiple da tavolo e le ciabatte, rispetto agli adattatori, hanno il vantaggio di poter collegare contemporaneamente un numero maggiore di apparecchi, ma occorre sempre verificare che la loro potenza complessiva sia inferiore a quella indicata sulla presa multipla. Non posizionare le prese multiple da tavolo e le ciabatte dove possano essere danneggiate o esposte ad una eccessiva usura.
A garanzia della sicurezza, gli adattatori, le prese multiple da tavolo e le ciabatte non devono essere in nessun modo manomessi e, al termine della giornata lavorativa, spegnere, ove possibile, tutte le apparecchiature elettriche.
In caso di guasti non intervenire mai, improvvisandosi elettricisti e segnalare immediatamente eventuali difetti e/o anomalie nel funzionamento degli impianti e delle attrezzature di lavoro.
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