IL VENTO E LA SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO: COME MISURARE IL PERICOLO?

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Le condizioni del vento possono costituire un potenziale pericolo da non sottovalutare nello svolgimento di lavori che prevedono l’utilizzo di piattaforme di lavoro elevabili (PLE), gru a torre, montacarichi, ecc. Pertanto è necessario adottare e prendere decisioni in modo preventivo senza andare ad esporsi ad un rischio maggiore o comunque prima del raggiungimento della velocità critica del vento. I principali rischi riscontrabili sono rappresentati dal ribaltamento o rovesciamento del cestello, dall’oscillazione del carico, dall’urto con alberi che si muovono per l’azione del vento o con linee elettriche.

Qualora il pericolo sussista l’operatore deve utilizzare tutti i dispositivi che l’attrezzatura mette a disposizione al fine di dare inizio ai lavori o a delle operazioni di trasporto in altezza di un carico.

Ma come fare a sapere quali sono i limiti della velocità del vento per lavorare in sicurezza e come fare a conoscere i dispositivi che mi informano sulla pericolosità di questo agente naturale?

L’informazione che ogni operatore deve visionare o controllare in fase di preparazione è rappresentata dalla targa identificativa in quanto su di essa è riportata la velocità massima in m/s consentita per l’utilizzo dell’attrezzatura inoltre, a corredo della macchina, deve essere sempre presente il libretto di uso e manutenzione che riporta le modalità di utilizzo e le prassi operative, nonché i dati tecnici e generalità per l’uso dell’attrezzatura.

Solitamente le PLE progettate per lavori in esterno ammettono una velocità del vento di 12,5 m/s (circa 45 Km/h), invece se sulla targa identificativa o sul libretto di uso e manutenzione è riportato il valore 0 m/s significa che la macchina può lavorare esclusivamente in aree interne.

Le macchine che prevedono lavori ad altezze considerevoli da terra dispongono di sistemi di emergenza che bloccano le operazioni che l’addetto gestisce con i comandi manuali in caso di pericolo, tuttavia è buona norma non forzare il raggiungimento di tali situazioni di emergenza pensando “tanto entra lo stop di emergenza”.

La velocità del vento può essere misurata con l’anemometro o con la scala di Beaufort.

Il primo è uno strumento di misura che può essere fisso o portatile ed è presente sulle PLE che raggiungono altezze superiori ai 25/30 m e sulle gru a torre ad eccezione delle gru automontanti con un’altezza sotto gancio inferiore a 30 m.

La scala di Beaufort, invece0 valuta l’effetto dei fenomeni sulla natura osservando l’ambiente circostante.

Ovviamente l’utilizzo di questo metodo empirico sulla forza del vento risponde molto all’osservazione soggettiva rimandando all’utilizzo dell’anemometro per fornire un dato preciso.

La scala, che va da 0 a 12, individua in funzione delle condizioni della terra e del mare (es.: “Onde moderate dalla forma che si allunga” oppure “Oscillano gli arbusti con foglie”) la tipologia di vento e l’intervallo di velocità del vento in m/s.

Di seguito si riporta un estratto della scala:

FORZA Termine descrittivo Velocità del vento in Km/h Velocità del vento in m/h Effetto sull’ambiente
0 Calma < 1 0 – 0,2 Il fumo sale verticalmente
1 Bava di vento 01 – 05 0,3 – 1,5 Movimento del vento visibile dal fumo
2 Brezza leggera 06 – 11 1,6 – 3,3 Le foglie frusciano
3 Brezza tesa 12 – 19 3,4 – 5,4 Foglie e rami più piccoli in movimento costante
4 Vento moderato 20 – 28 5,5 – 7,9 Sollevamento di polvere e carta. I rami sono agitati
5 Vento teso 29 – 38 8,0 – 10,7 Oscillano gli arbusti con foglie. Si formano piccole onde nelle acque interne
6 Vento fresco 39 – 49 10,8 – 13,8 Movimento di grossi rami. Difficoltà ad usare l’ombrello
7 Vento forte 50 – 61 13,9 – 17,1 Interi alberi agitati. Difficoltà a camminare contro vento
8 Burrasca 62 – 74 17,2 – 20,7 Ramoscelli strappati dagli alberi. Generalmente è impossibile camminare contro vento
9 Burrasca forte 75 – 88 20,8 – 24,4 Leggeri danni alle strutture (camini e tegole asportati)
10 Tempesta 89 – 102 24,5 – 28,4 (Rara in terraferma). Sradicamento di alberi. Considerevoli danni strutturali
11 Tempesta violenta 103 – 117 28,5 – 32,6 Vasti danni strutturali
12 Uragano oltre 118 > 32,7 Danni ingenti ed estesi alle strutture

 

Tale scala può essere molto utile qualora sull’attrezzatura non sia presente l’anemometro (perché non prevista dalla norma) e si voglia svolgere un lavoro in altezza rispettando tutte le procedure di sicurezza partendo da una valutazione immancabile dell’ambiente di lavoro.

Sfera Ingegneria affronta questi argomenti all’interno dei corsi di formazione per attrezzature che eroga tramite il suo staff di formatori qualificati.

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