Facciamo un gioco di associazione di concetti come ad esempio: mare – estate, sole – caldo, fiori – profumo e schiena? La maggior parte delle persone statisticamente associa la parola “schiena” alla parola “male”.
Il male di schiena continua a colpire chiunque: chi sta troppo tempo in piedi e chi sta troppo tempo seduto. Più si sta con la schiena eretta meglio è ma prendete un vostro vicino: che sia allo smartphone, che sia al pc o che sia in piedi, sicuramente sta assumendo una postura sbagliata.
Basta pertanto la forza di volontà per assumere le giuste posture in piedi o a sedere?
Certamente la forza di volontà fa molto: “volere è potere” dopotutto ma certo un aiutino non guasta. L’ergonomia è al primo posto nell’arredamento per casa e uffici ma c’è chi è andato ancora oltre.
Per correggere la postura vengono spesso utilizzati dei busti ortopedici: soluzioni scomode ed antiestetiche al punto che, per non attrarre sguardi indiscreti, si preferisce farne a meno.
C’è allora chi ha inventato un sensore che si indossa senza imbracatura, si nasconde facilmente viste le dimensioni di pochissimi centimetri e il peso altamente ridotto.
Questo sensore deve essere posizionato direttamente sulla schiena, in corrispondenza della colonna vertebrale e può essere connesso al nostro smartphone per registrare tutti i movimenti della schiena in modo che possiamo correggerci. Se la nostra postura è errata il sensore emetterà una vibrazione così che siamo spinti a correggerla.
Secondo le previsioni un paio di settimane di applicazione del sensore potrà portare i primi miglioramenti.
La tecnologia dovrebbe migliorare la tua vita, non diventare la tua vita. (Harvey B. Mackay)
Che questa invenzione sia la dimostrazione che il sopracitato aforismo corrisponda a verità?