Inutile opporre resistenza: ormai la tecnologia è parte fondamentale del nostro modo di lavorare, di organizzarci, di intrattenerci mentre si aspetta un appuntamento, un colloquio, un mezzo pubblico, etc.
Chiunque ad oggi ha uno smartphone, vantaggioso a livello lavorativo per consultare l’agenda o la casella email in tutti i luoghi in cui è possibile connettersi ad internet.
Ma attenzione: la parola “vantaggio” porta con sé l’altro lato della medaglia ovvero lo “svantaggio” che potrebbe essere quello di essere reperibile oltre l’orario lavorativo (la doppia spunta blu di whatsapp diventa informazione recepita a prescindere), di non sconnettersi mai dal lavoro e di essere stressati dalle mille notifiche che arrivano quotidianamente nella giornata.
Riguardo a quest’ultimo punto ci sono però delle freschissime e positivissime novità. Secondo uno studio presentato ad un meeting dell’American Psychological Association della Duke University, il segreto per non sentire il pressing delle notifiche continue delle tante applicazioni dello smartphone non è quello di spegnerle o silenziarle, bensì quello di “radunarle” e farle arrivare in tre momenti durante la giornata.
Secondo questo studio infatti, ricevere le notifiche in tre momenti della giornata, piuttosto che ogni ora, dà benefici maggiori sia in termini di benessere personale sia in termini di produttività. Infatti, come sostiene Sfera Ingegneria, un’azienda in cui i lavoratori stanno bene è sicuramente più performante!
Il ricercatore Nick Fitz per sviluppare questo studio è partito dal dato di fatto che mediamente riceviamo dalle 65 alle 80 notifiche al giorno. Da qui è nata quindi una start up interna all’università che nel giro di poche settimane lancerà in campo un’app Android studiata per “raggruppare” le notifiche.
Che sia uno strumento per migliorare il benessere delle persone? Ben venga!